Come scegliere le protesi al seno migliori

Il seno non è solo una parte del corpo: è un simbolo di femminilità, sensualità e, per molte donne, anche un elemento chiave della propria autostima.

Sentirsi bene con il proprio corpo significa spesso sentirsi più sicure in ogni ambito della vita, dalle relazioni personali alla sfera lavorativa. È per questo che, per chi desidera migliorare l’aspetto del proprio décolleté, la mastoplastica additiva rappresenta molto più di un semplice intervento estetico: è un vero e proprio percorso di trasformazione personale.

Una delle prime domande che le pazienti si pongono è: quali protesi scegliere e di che dimensione? La risposta non è universale, perché ogni corpo è diverso e ogni desiderio è unico.

In chirurgia estetica esistono numerose tipologie di protesi mammarie, che variano per forma, dimensione, consistenza, marca e materiali. Ogni protesi è progettata per ottenere un aumento del volume del seno con risultati diversi, che vanno da un effetto più naturale a uno più evidente e sensuale.

La scelta delle protesi è quindi un passaggio cruciale: solo attraverso una valutazione attenta e personalizzata è possibile ottenere un seno più grande e voluminoso ma con un effetto naturale che rispecchi davvero l’identità e le aspettative della paziente.

In questo articolo assieme al Dott. Pietro Campione, Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Plastica, vediamo quali sono i tipi di protesi e come scegliere per aumentare il volume del seno in modo naturale.

Se vuoi desideri fare una mastoplastica additiva puoi rivolgerti al dott. Pietro Campione. Puoi prenotare la tua visita chiamavano il numero 351 977 2175 oppure inviando una mail a pietrocampione@gmail.com.

Che cos’è la mastoplastica additiva?

La mastoplastica additiva è un intervento di chirurgia estetica del seno che consente di aumentare il volume del seno e migliorare la sua forma attraverso l’inserimento di protesi mammarie in silicone, morbide e sicure. Questa procedura rappresenta una delle soluzioni più efficaci per donne che desiderano ottenere un décolleté più pieno, proporzionato e armonioso rispetto al resto del corpo.

L’intervento può essere eseguito in anestesia generale oppure in anestesia locale con sedazione profonda, in base alle indicazioni cliniche e alle preferenze della paziente. Le protesi vengono inserite attraverso una piccola incisione, che può essere praticata nel solco sottomammario (cioè la piega naturale sotto il seno) oppure lungo il bordo inferiore dell’areola, per garantire una cicatrice il più possibile discreta e ben nascosta.

La scelta della protesi — in termini di forma, dimensione, proiezione e posizione — viene sempre concordata tra chirurgo e paziente durante la visita pre-operatoria. Questo momento è fondamentale per valutare diversi fattori come l’anatomia del torace, la quantità di tessuto ghiandolare presente, l’età, lo stile di vita e, naturalmente, i desideri estetici della donna.

L’obiettivo finale è ottenere un risultato naturale, cioè un seno che non solo appaia armonioso e proporzionato, ma che anche non risulti evidente al tatto e non faccia percepire la presenza della protesi. In altre parole, il seno deve “sembrare vero”, integrarsi perfettamente con il corpo e contribuire al benessere psicofisico della paziente.

Per approfondire l’argomento e valutare se questo intervento è adatto a te, visita la pagina dedicata alla mastoplastica additiva e scopri tutti i dettagli utili sul percorso pre e post-operatorio.

Chi sceglie la protesi al seno?

La scelta della protesi mammaria non è mai lasciata al caso. Sebbene sia la paziente a esprimere i propri desideri in termini di volume e forma, è compito del chirurgo estetico guidarla verso la soluzione più adatta, sulla base di criteri medici e obiettivi estetici condivisi.

Durante la visita pre-operatoria, lo specialista analizza in modo approfondito la conformazione anatomica del torace, la quantità di tessuto ghiandolare, la qualità della pelle, l’altezza e la struttura corporea generale. A partire da questi dati, sarà in grado di proporre la tipologia di protesi più indicata per ottenere un risultato armonioso, proporzionato e, soprattutto, in linea con le aspettative della paziente.

La decisione finale viene quindi presa insieme: la paziente condivide i suoi desideri, il chirurgo li traduce in un progetto chirurgico realistico, sicuro e personalizzato.

Cosa guardare quando si scelgono le protesi?

La qualità

Il primo aspetto da guardare è la qualità della protesi.

È importante sapere che gli impianti protesici del seno, in commercio in Italia, vengano sottoposti a rigidi controlli di sicurezza e devono rispettare i protocolli emessi dal ministero della salute.

Prima della vendita una protesi viene sottoposta ai seguenti controlli:

  • Integrità e resistenza dell’involucro esterno;
  • Resistenza a traumi e usura;
  • Capacità di compressione, allungamento e deformazione.
  • Grado di coesione del gel;
  • Analisi riguardanti l’abrasione e la tossicità e composizione chimica;
  • Verifiche sul livello di sterilità effettivo.
  • Livello di biocompatibilità.

La dimensione

La dimensione è uno dei fattori fondamentali nella scelta delle protesi, essendo quel parametro che determina la futura grandezza del seno.

Quando si valuta questo aspetto è importante affidarsi al chirurgo per non rischiare di eccedere nella scelta.

Una protesi troppo grande per la fisionomia del corpo potrebbe donare un aspetto innaturale al seno e il risultato finale potrebbe non essere di vostro gradimento. Inoltre, una protesi eccessivamente grande può anche aumentare il rischio di simmastia ovvero di protesi unite al centro con la formazione di una comunicazione tra le tasche mammarie.

È importante affidarsi ai consigli del chirurgo e visionare attentamente gli interventi da lui effettuati per capire qual è il risultato finale di una determinata dimensione di protesi.

Quando si parla di dimensioni e protesi mammarie si parla anche di proiezione.

Protesi a bassa, media o alta proiezione?

La scelta della proiezione della protesi deve essere basata sul fisico della paziente, una scelta errata potrebbe portare ad ottenere un seno innaturale e visibilmente rifatto.

Per essere soddisfatta del tuo intervento di mastoplastica additiva e del volume del tuo nuovo seno il consiglio è di scegliere impianti ben proporzionati al tuo corpo.

Scegliendo una protesi ad altissima proiezione su un fisico minuto produrrà un effetto estremamente innaturale, al contrario scegliere una protesi a bassa proiezione su un fisico importante potrebbe non portare ad un risultato visibile.

La marca

Esistono tanti produttori di protesi mammarie ma, come in tutti i mercati, anche qui esistono delle marche migliori per affidabilità e qualità.

Tra le migliori protesi mammarie in commercio in Italia troviamo:

Quale tipologia di protesi scegliere?

Le protesi del seno sono suddivise in 3 tipologie a seconda della loro forma: rotonde, anatomiche e ergonomiche.

È il chirurgo, in base alla sua esperienza, a scegliere la protesi che meglio si adatta alla conformazione fisica della paziente, basandosi sul risultato finale desiderato.

Ecco le loro caratteristiche:

  • Protesi rotonde: questa tipologia di protesi mammaria è caratterizzata da una forma semisferica con il punto di maggiori proiezione fisso al centro. Per punto di proiezione si intende il punto di massima altezza delle protesi, il quale, se sollecitato da movimenti nelle protesi rotonde non cambia.
  • Protesi anatomiche: sono caratterizzate da una forma a goccia e un punto di proiezione massimo verso il basso.
  • Protesi ergonomiche: tra le protesi mammarie più innovative, sono caratterizzate da un particolare gel che si muove assieme ai movimenti della persona, grazie a queste protesi si ottiene un risultato estremamente naturale. Hanno una superficie micro o nanotesturizzata che riduce praticamente a zero la possibilità di rigetto. Il punto di massima proiezione è medio-basso.

Altri aspetti da conoscere

Una protesi testurizzata è un po’ più rigida rispetto alle protesi mammarie con superficie totalmente liscia, che si caratterizzano per un rivestimento più morbido, ma è in grado di assicurare un rigetto minore dopo che è stata collocata all’interno della regione mammaria ed una minore contrattura capsulare.

Inoltre la lieve rugosità della protesi detta testurizzazione permette una migliore adesione delle protesi ai tessuti ed un minore rischio che col tempo la protesi scenda sotto il solco inframammario naturale della paziente o ricostruito dal chirurgo impedendo il fenomeno del bottom out.

Oggi si tendono a preferire protesi micro testurizzate.

Quali protesi scegliere tra rotonde, anatomiche ed ergonomiche?

Come abbiamo già accennato la scelta delle protesi è di competenza del chirurgo che può individuare la protesi più adatta per il risultato finale desiderato.

In linea generale è importante sapere che la tipologia di protesi viene scelta in base alle esigenze:

Protesi rotonde

Si scelgono le protesi rotonde che hanno bisogno di riempire il polo superiore della mammella che risulta svuotato e con poco volume.

Grazie alle protesi rotonde questa regione mammaria risulta voluminosa e piena anche quando la donna è in posizione eretta.

Ovviamente non tutte le donne sono adatte a mettere delle protesi rotonde, ancora una volta sarà il chirurgo a decidere in base alla conformazione fisica della paziente.

Protesi anatomiche

Le protesi anatomiche vengono spesso utilizzate quando è presente un problema di vicinanza del complesso areola capezzolo al solco sotto-mammario.

La forma a goccia di questa tipologia di protesi permette di allontanare e portare più in alto l’areola dal solco.

Protesi ergonomiche

Questa tipologia di protesi sono la scelta migliore per chi desidera un seno rifatto con effetto naturale.

Come abbiamo visto la loro specifica conformazione gli consente di seguire perfettamente i movimenti della donna e gli effetti derivati dalla forza di gravità.

Il risultato di una mastoplastica additiva con le protesi ergonomiche è un seno molto morbido del tutto simile a quello naturale.

Anche se questa tipologia di protesi si adatta molto bene alla fisicità della donna non è detto che siano adatte al vostro caso specifico.

Domande e Risposte

La protesi migliore è quella protesi che per livello qualitativo, superficie, e dimensioni si adatta meglio alla conformazione fisica della paziente e che presenta le caratteristiche tecniche e funzionali meno rischiose per il rigetto ed il dislocamento.

Per ottenere una terza taglia il chirurgo deve considerare la taglia della paziente che vuole operarsi ed aggiungere i cc necessari per ottenere il volume di una terza misura.

Per ottenere una quarta taglia il chirurgo deve considerare la taglia della paziente che vuole operarsi ed aggiungere i cc necessari per ottenere il volume di una quarta misura.

Attualmente le protesi più costose sono le Polytech B Lite, poi le Polytech in poliuretano e a seguito le Mentor anatomiche

Le protesi più morbide attualmente sono le protesi Motiva ergonomiche, ma la scelta di una protesi mammaria deve essere fatta dal chirurgo, perché non sempre corrisponde alla protesi migliore e più adatta per le caratteristiche anatomiche della paziente. Infatti una protesi molto morbida su una paziente molto magra provocherebbe il classico wrinkling ovvero le rughe sulla superficie cutanea.

Una protesi di 500 cc pesa più o meno 500gr, così come una protesi da 1000 cc pesa circa 1kg.

Dott. Pietro Campione - Chirurgo Plastico

Dott. Pietro Campione

Il dott. pietro campione è un medico chirurgo iscritto all’ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri di prato con il numero di iscrizione 1.168, è socio ordinario della s.i.c.p.r.e. (società italiana chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica) e socio ordinario dell’ aicpe (associazione italiana di chirurgia plastica estetica).

Laureatosi in medicina e chirurgia si è successivamente specializzato in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica presso l’Università degli studi di Firenze col massimo dei voti e lode. E’ stato ammesso come residente interno presso la Clinica Planas di Barcellona (Spagna), dove ha potuto affiancare i migliori chirurghi plastici internazionali durante un anno di fellowship interamente dedicata alla chirurgia estetica del viso e del corpo.

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