Blefarocalasi: cos’è e come risolvere con la chirurgia

La blefarocalasi è un disturbo che riguarda le palpebre, manifestandosi come un ammorbidimento della pelle sia nella palpebra superiore che in quella inferiore.

Questo fenomeno, comunemente associato al processo di invecchiamento, può influire non solo sull’estetica del viso, ma anche, in alcuni casi, sulla funzionalità visiva.

In questo articolo assieme al Dott. Pietro Campione, chirurgo plastico specializzato in blefaroplastica, vediamo in dettaglio tutte le informazioni relative alla blefarocalasi e come è possibile risolvere il problema grazie alla chirurgia estetica.

Cos’è la Blefarocalasi?

Definizione: La blefarocalasi è un disturbo oculare caratterizzato da infiammazione episodica delle palpebre, prevalentemente le superiori. Questa condizione, descritta per la prima volta nel 1896 da Ernst Fuchs, si manifesta tipicamente con un gonfiore bilaterale delle palpebre, sebbene possano verificarsi casi unilaterali o che coinvolgono solo le palpebre inferiori. La blefarocalasi è spesso associata al processo di invecchiamento, ma può essere influenzata anche da fattori genetici e ambientali.

Come riportato dall’EyeNet Magazine dell’American Academy of Ophthalmology, sebbene la sindrome fosse nota già dall’inizio del secolo, è stato Fuchs a dare un nome specifico a questa condizione e coniare il termine blefarocalasi.˙

Blefarocalasi: impatti visivi ed estetici

La blefarocalasi, pur non essendo una malattia in senso stretto, rappresenta un cambiamento significativo nella regione perioculare dovuto all’avanzare dell’età. Le palpebre iniziano a cedere, portando a un aspetto “cadente” che può, nel tempo, interferire con la vista.

Con l’avanzare degli anni, il volto subisce trasformazioni, tra cui spicca il cambiamento delle palpebre superiori. Queste tendono a perdere tonicità a causa del rilassamento dei tessuti facciali. Tale fenomeno varia in intensità a seconda delle caratteristiche genetiche individuali, che si aggiungono agli effetti naturali dell’invecchiamento.

Diagnosi

La diagnosi della blefarocalasi si basa principalmente sull’osservazione clinica dei sintomi riportati dai pazienti. Gli individui affetti da questa condizione spesso riferiscono un gonfiore episodico delle palpebre, che generalmente non è accompagnato da dolore, sebbene in alcuni casi possa manifestarsi un eritema nella zona interessata.

Questo gonfiore tende a durare circa 2 o 3 giorni, risolvendosi spontaneamente, ma con una tendenza a ripresentarsi periodicamente nel corso dell’anno. La frequenza di questi episodi varia in base a diversi fattori individuali.

Un segno distintivo della blefarocalasi, che si manifesta tipicamente in età adolescenziale, è la cute delle palpebre che diventa più sottile e rugosa, assumendo un aspetto simile a quello di una “cartina di sigaretta“. Inoltre, la pelle palpebrale soggetta a edema ricorrente perde progressivamente la sua elasticità, diventando più atrofica e trasparente.

Nel corso della diagnosi, è importante considerare anche le possibili complicazioni associate alla blefarocalasi.

Queste includono:

  • Distensione della pelle palpebrale, che può interferire con la vista;
  • Entropion (inversione del margine palpebrale verso l’interno) ed ectropion (eversione del margine palpebrale);
  • Prolasso del grasso orbitale e della ghiandola lacrimale;
  • Variazioni nella pigmentazione cutanea;
  • Ptosi palpebrale (caduta della palpebra superiore);
  • Arrotondamento del canto esterno dell’occhio;

Cause e impatti della blefarocalasi

Le cause principali di questa condizione sono l’invecchiamento e la genetica. Con l’avanzare dell’età, la pelle tende a perdere elasticità e tonicità, portando a un evidente cedimento delle palpebre. Inoltre, la predisposizione genetica gioca un ruolo cruciale, rendendo alcune persone più inclini a sviluppare questo disturbo.

Sebbene la blefarocalasi sia più comune negli adulti e negli anziani, non è insolito riscontrarla anche in individui più giovani, specialmente in presenza di fattori genetici predisponenti.

Oltre all’aspetto estetico, che può influenzare l’autostima e la fiducia in sé, la blefarocalasi può avere impatti funzionali. In stadi avanzati, può ridurre il campo visivo, interferendo con attività quotidiane come leggere o guidare.

Ulteriori ricerche hanno evidenziato che la blefarocalasi può essere una manifestazione dell’edema angioneurotico. Si ipotizza che cambiamenti ormonali, tipici della pubertà, possano essere un fattore scatenante, spiegando l’età media di insorgenza intorno agli 11 anni. Altri elementi scatenanti includono stress intenso, esposizione prolungata al vento e punture di insetti come le api.

Sia uomini che donne possono essere affetti da blefarocalasi, ma le ricerche indicano una maggiore incidenza nelle donne. Dall’analisi istologica dei tessuti palpebrali, è emerso che la blefarocalasi può essere associata a una perdita di collagene e un ingrossamento dei capillari nella zona interessata. Questo suggerisce che l’edema e il ristagno di fluidi, tipici dell’infiammazione nella blefarocalasi, siano concentrati a livello capillare.

Infine, è importante menzionare la possibile correlazione con la Sindrome di Ascher, una patologia rara caratterizzata dalla combinazione di blefarocalasi, labbro doppio e gozzo tiroideo. Questa associazione sottolinea l’importanza di un’attenta valutazione clinica per identificare eventuali condizioni sistemiche correlate.

Come trattare la blefarocalasi

Il trattamento della blefarocalasi può essere affrontato sia con approcci farmacologici che chirurgici, a seconda della gravità e delle caratteristiche specifiche del caso.

Dal punto di vista farmacologico, non esiste un trattamento standard per la blefarocalasi. In alcuni casi, la doxiciclina, un antibiotico ad ampio spettro della classe delle tetracicline, è stata utilizzata con una certa efficacia. Tuttavia, è importante notare che farmaci come gli steroidi e gli antistaminici non hanno dimostrato efficacia nelle fasi acute della malattia.

Per quanto riguarda l’approccio chirurgico, la blefaroplastica è l’opzione principale. Questo intervento chirurgico mira a rimuovere l’eccesso di pelle e a rassodare le palpebre, migliorando sia l’aspetto estetico sia la funzionalità visiva, specialmente in casi dove il campo visivo è limitato. Inoltre, in presenza di complicazioni come la ptosi (caduta della palpebra superiore), può essere necessario un intervento di correzione specifico.

Breve cenno sui vantaggi della blefaroplastica

La blefaroplastica, oltre a essere un trattamento efficace per la blefarocalasi, offre numerosi benefici che vanno ben oltre il mero aspetto estetico:

  • Lineamenti del viso più giovani: Uno dei vantaggi più evidenti della blefaroplastica è la rimozione della cute in eccesso dalle palpebre. Questo intervento conferisce al viso un aspetto più giovanile e rinvigorito, con uno sguardo più aperto e vivace. La riduzione della pelle cadente e lisciamento delle pieghe palpebrali contribuiscono a un viso più fresco e riposato.
  • Correzione di inestetismi: La blefaroplastica non si limita alla rimozione della pelle in eccesso; essa permette anche di correggere altri inestetismi come le borse sotto gli occhi, le occhiaie, e l’orientamento della coda dell’occhio. Questi aggiustamenti contribuiscono a un miglioramento complessivo dell’aspetto del viso, rendendo lo sguardo più luminoso e meno affaticato.
  • Miglioramento della vista: Per i pazienti con blefarocalasi, la blefaroplastica può avere un impatto significativo sulla capacità visiva. La rimozione del tessuto in eccesso che può ostruire il campo visivo migliora notevolmente la visione, specialmente nelle attività che richiedono una visione periferica, come la guida o la lettura. Questo aspetto è particolarmente importante per mantenere un alto livello di qualità della vita.
  • Aumento della fiducia in sé: Un aspetto spesso sottovalutato ma di grande importanza è l’aumento della fiducia in sé che può derivare da un intervento di blefaroplastica. Il miglioramento dell’aspetto estetico e la correzione di inestetismi possono avere un impatto positivo sull’autostima del paziente, influenzando positivamente la percezione di sé e le interazioni sociali.

Differenza tra blefarocalasi e dermatocalasi

Nonostante in Italia queste due condizioni vengano spesso confuse, presentano caratteristiche distintive sia nella loro presentazione clinica che nella fisiopatologia.

  • Dermatocalasi: Questa condizione è caratterizzata da un eccesso di pelle nella palpebra superiore, che è tipicamente associato al normale processo di invecchiamento cutaneo. La dermatocalasi si manifesta prevalentemente nelle persone oltre i 40 anni e non è generalmente accompagnata da episodi pregressi di infiammazione o edema nella regione perioculare. Un altro aspetto distintivo della dermatocalasi è che raramente si accompagna all’arrotondamento dell’angolo esterno dell’occhio.
  • Blefarocalasi: Al contrario, la blefarocalasi è spesso il risultato di episodi ricorrenti di infiammazione o edema delle palpebre. Questi episodi possono portare a una pelle palpebrale più sottile, rugosa e talvolta trasparente. La blefarocalasi può manifestarsi a qualsiasi età, ma ha un picco di incidenza in età adolescenziale. A differenza della dermatocalasi, può associarsi all’arrotondamento dell’angolo esterno dell’occhio.

La confusione tra queste due condizioni può derivare dal fatto che per entrambe si consiglia spesso un intervento di blefaroplastica.

A chi rivolgersi per un blefaroplastica per blefarocalasi

Se stai valutando la possibilità di sottoporsi a un intervento di blefaroplastica per trattare la blefarocalasi, il Dott. Pietro Campione rappresenta una scelta affidabile e competente nel campo della chirurgia plastica oculare.

Il Dott. Campione opera nelle città di Prato e Firenze, dove è possibile accedere ai suoi studi medici per consulenze e trattamenti. Se sei di etnia cinese o orientale ti interessarà sapere che il dottor campione è tra i chirurgi più specializzati nella blefaroplastica asiatica e orientale.

Per fissare una consulenza personalizzata con il Dott. Campione, è possibile contattare il numero +39 0574584453 oppure il + 39 351 9772175 o inviare una richiesta via email a pietrocampione@gmail.com.

Affidati all’esperienza e alla professionalità del Dott. Campione per intraprendere il tuo percorso verso il miglioramento del proprio corpo, con la sicurezza di essere guidato verso la soluzione più adatta alle tue esigenze.

Dott. Pietro Campione

Il dott. pietro campione è un medico chirurgo iscritto all’ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri di prato con il numero di iscrizione 1.168, è socio ordinario della s.i.c.p.r.e. (società italiana chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica) e socio ordinario dell’ aicpe (associazione italiana di chirurgia plastica estetica).

Laureatosi in medicina e chirurgia si è successivamente specializzato in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica presso l’Università degli studi di Firenze col massimo dei voti e lode. E’ stato ammesso come residente interno presso la Clinica Planas di Barcellona (Spagna), dove ha potuto affiancare i migliori chirurghi plastici internazionali durante un anno di fellowship interamente dedicata alla chirurgia estetica del viso e del corpo.

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